Il migliore amico dei single che lavorano a tempo pieno è il bonsai. O dell’ardimento

Tharreo e la schiuma dei giorni

Il migliore amico dei single che lavorano a tempo pieno è il bonsai.

Il fervore iperreligioso di Terrence Malick fa porre una bellissima domanda alla sua protagonista in The Tree of Life:

Ci sono due vie per affrontare la vita: la via della natura, e la via della grazia.

La narrazione si dipana su questa dicotomia. L’esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti a innamorarsene, a danzare con lei: c’è scritto questo in un frammento del biglietto che accompagnava il bonsai che mi è stato regalato qualche mese fa.
Il periodo non era dei migliori, dopo la situazione è peggiorata.

Ma trovo sia una bella consuetudine quella di trovare un nome ai bonsai, se non altro dedicando un po’ di tempo alla maestosità di un albero che è stato costretto in una pianta. E non è che non avessi subito la risposta, ma le certezze teoriche possono solo in qualche modo orientare un comportamento o un’idea che poi deve scontrarsi con la realtà empirica.
E la volontà, anche la più granitica, ha mille piccole frazioni fatte di desiderio.

Così in questo momento di lunga transizione, avvenuta non proprio per mia volontà, che anzi più di una strada l’avrei anche abbozzata, il problema è non riuscire a immaginare un futuro pieno di assenze, cosa cui purtroppo dovrò abituare uno sguardo asciutto e privo di miopie e congiuntiviti (non di congiuntivi, no).

Il passato è una terra straniera; fanno le cose in modo diverso laggiù.
(Leslie Poles Hartley, L’età incerta)

Ho dovuto ripetere spesso questa frase a me stesso, da un certo giorno di agosto, perché qualcuna, tra quelle assenze, urla più forte di altre, dentro la nebbia lattea dei giorni.  Il mio nome è Andrea, deriva dal greco àndreia, significa coraggio. Coraggio, in italiano, era il nome che avevo scelto per il bonsai, ma le idee teoriche non sempre sono buone idee.

Non basta professare la propria visione della vita: cosa accade se si deve mettere in pratica quello che si è detto? No, dico, magari qui c’è un pesce piccolo in un lago minuscolo, ma sempre a far quattro chiacchiere sul cosmo, si finisce. E intanto la vita avviene. Ho giudicato importante la qualità-coraggio per poter uscire dal passato senza legarmici con i mattoni nelle scarpe. E per affrontare il presente, questo sì mattone dopo mattone, senza troppa paura del futuro.

Con un automatismo psichico degno di Breton (André), ho scelto Tharreo perché sottintende un’azione, quella di darselo, di infonderselo, questo coraggio. Scusa, piccolo Tharreo, se vuoi protesta all’anagrafe ma è così che ti battezzo, perché questo quello che ho bisogno di annaffiare, coltivare, giorno per giorno, perché i desideri non sfioriscano in passioni tristi. Per generare una stella danzante!

2 risposte a "Il migliore amico dei single che lavorano a tempo pieno è il bonsai. O dell’ardimento"

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  1. Tharreo è un nome bellissimo, la t e la erre gli donano.
    quanto al resto, camminare è l’unica risposta possibile, specie quando siamo in presenza di domande che non è assolutamente il caso di porci 🙂

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