
Care Amiche e cari Amici,
solo qualche minuto per due chiacchiere. Sono stato molto assente quest’anno e invece vorrei dirvi qualcosa e sapere di voi.
Che anno è stato per voi?
Per me il 2012 è stato quello del disincanto. Un disincanto bellissimo, a suo modo.
Si basa sulla scoperta, anzi sull’interiorizzazione, di non avere energia illimitata né tempi infiniti, a disposizione. Questo non significa accontentarsi per tutto ciò che viene, piuttosto significa “coltivarsi”. Significa soprattutto saper condividere: se le cause, ma anche i sentimenti, sono condivisi, più energie si uniranno per ottemperarli.
Un’altalena di luci e di ombre concretizza il senso di precarietà che può pervadere anche l’animo di uno che apprezza e vive l’impegno nelle sue sfaccettature, ma un buon antidoto può essere letto tra le righe di un augurio che vorrei fare anzitutto ad alcune categorie di cittadini: a tutti i tarantini che stanno sognando forte una vita pulita, ai lavoratori dell’ex-comparto del Tac di Lecce, che sembrano urlare al vento e tuttavia non smettono, a quei giornalisti o aspiranti tali che hanno aperto gli occhi, sempre qui a Lecce, fondando il gruppo Informazione Precaria, che si ricordino che le esigenze sono tante e stratificate, ma a chi ha dato il via alla protesta, Vincenzo, auguro di vedere rispettati la sua dignità e i suoi diritti quanto prima.
A tutti auguro di non mollare e di non andare da soli per la propria strada. Auguro anche a me stesso di fare qualche passo oltre la caverna.
Buon 2013,
Andrea
un pensiero a margine per tutti voi:
Il tuo punto di vista