Per lungo tempo, scrivendo, sentivo di non aver azzeccato il verso, e infine ho pescato quel che c’era di falso. Il falso consisteva appunto in ciò, che sembrava quasi ch’io volessi, col mio Sachalin, dare una lezione a qualcuno, e nello stesso tempo pareva ch’io nascondessi qualcosa, che mi trattenessi. Ma appena mi son messo a descrivere come mi sentivo spaesato in quel di Sachalin, e che razza di porcaccioni ci sono laggiù, tutto divenne facile (…)
Il tuo punto di vista