Le caratteristiche del Castello di Carlo V di Lecce come non si sono mai sentite. Le ampie scalinate, i corridoi con le volte a botte, le sale interne che sorprendono per la capacità di attrarre l’illuminazione naturale. Dal 14 agosto 2019 è possibile vivere un’esperienza virtuale immersiva tutta nuova negli ambienti della fortezza, sonorizzati con i beat e i frame della musica elettronica per il webdoc Music Platform. Sempre disponibile sull’omonimo canale YouTube, un’ora per lasciarsi trasportare dall’immutata bellezza che attraversa i secoli in un insolito e riuscito connubio con un ritmo spesso associato alle suggestioni degli scenari metropolitani. Proprio in questo dettaglio risiede la bravura degli autori del progetto, giunti con il capoluogo salentino alla diciassettesima puntata del loro indovinato format.
Music Platform è un progetto attivo in Puglia dal 2016. Narrazione territoriale, musica elettronica, live performance e paesaggio culturale rappresentano le anime di un percorso specializzato nella produzione di documentari. Music Platform invita artisti della scena nazionale e internazionale a interagire con paesaggi naturali e luoghi spesso inaccessibili al pubblico per creare nuove narrazioni, fruibili attraverso la rete. La sua comunità è soprattutto virtuale: corre sui social e sulle piattaforme digitali che accolgono l’archivio delle sue produzioni culturali. Oltre ai live set, ai corti e lungometraggi, Music Platform si esprime attraverso la fotografia e la comunicazione innovativa dei saperi storici. Il collettivo omonimo che ha ideato il progetto è composto da una decina di giovani professionisti provenienti dal mondo della musica e del club culture.
Daniele Marzano, presidente del collettivo che dà il nome al progetto, ne racconta la genesi: «Siamo un gruppo di amici accomunati dalla passione per la musica elettronica. Abbiamo avuto le idee chiare fin da subito. Intendevamo creare un format che potesse essere uno strumento di scoperta e valorizzazione del paesaggio della Puglia in maniera innovativa, fuori dai luoghi comuni. Volevamo coinvolgere soprattutto un pubblico nuovo, mosso dalla passione per la musica elettronica, un target ben specifico che si avvicina alle nostre stesse esigenze. L’idea si è concretizzata nella realizzazione di video documentari a puntate sul web, in cui la musica elettronica potesse fare da padrona. Di volta in volta invitiamo artisti nazionali e internazionali a sonorizzare luoghi storici con l’obiettivo di creare la colonna sonora che accompagna una visione inedita del patrimonio storico e artistico. Una vera e propria connessione tra contemporaneità̀ e passato».
Il docufilm propone un’inedita visione del castello grazie al lavoro site specific firmato da Fragment Dimension, trio pugliese composto da Drafted, Kaelan e Unthone. La puntata è incentrata sui sotterranei, che hanno ospitato il set per la sonorizzazione, ma regalano momenti di grande emozione sorvolando i fossati, le gallerie, le due torri senza dimenticare il Museo della Cartapesta e la piazza d’armi. L’indagine visiva del docufilm si sofferma sui dettagli della struttura architettonica restituendo al fruitore un’esperienza diversa dello spazio. I Fragment Dimension approntano tre diversi approcci in un live set onirico: suoni ambientali e naturali sono filtrati da sintetizzatori e strumenti dell’avanguardia techno per costruire sonorità ancestrali fortemente connesse con l’inconscio. Un lavoro personalizzato e unico, strutturato su sonorità ambient, che richiamano aspetti morfologici e architettonici dello spazio: in questo modo lo spettatore è spinto con la psiche in una dimensione onirica e può assistere online a un cortocircuito tra l’asetticità delle componenti hardware e l’emozionalità che è in grado di trasmettere la storia del luogo.
Il risultato, disponibile su YouTube, è frutto di un lavoro professionale e accorto, come racconta Marzano: «Abbiamo studiato il Castello attraverso un tour diretto, analizzando personalmente la struttura con l’aiuto del personale molto preparato dell’infopoint gestito dalla cooperativa Theutra. Le attività che precedono la realizzazione della puntata forse sono le più difficili e complesse, ma fin da subito siamo rimasti colpiti dall’imponenza della fortificazione e dalla storia che ancora oggi si respira nelle sue stanze. Abbiamo subito creato un rapporto di collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, che si è dimostrata disponibilissima e di estremo supporto alla nostra iniziativa».
Un entusiasmo condiviso anche dalla soprintendente Maria Piccarreta: «Ancora una volta la Soprintendenza si fa promotrice di iniziative che dinamizzano il patrimonio culturale, collaborando con realtà indipendenti e declinando linguaggi e forme comunicative. Questa puntata propone un lavoro che coniuga perfettamente i linguaggi della musica elettronica e la fruizione tradizionale dei beni culturali. Immagini e sperimentazione musicale danno vita a un’inedita quanto efficace e intrigante narrazione del Castello Carlo V».
Il risultato? Daniele Marzano: «Abbiamo fluttuato senza nessun attrito nello spazio profondo della struttura insieme a centomila utenti raggiunti, creando un’esperienza digitale d’impatto per una vastissima comunità web, se consideriamo che degli utenti raggiunti circa quarantamila sono rimasti con noi per tutta la diretta su Facebook».
Un modo di vivere i luoghi storici delle città attraverso linguaggi che possano attrarre un pubblico giovane e uscire fuori dal luogo comune del museo impolverato e di una storia trita e ritrita. Dopo aver toccato alcuni dei punti più suggestivi e scolpiti nell’immaginario collettivo del Salento, come Porto Selvaggio, il faro di Punta Palascìa e il Castello Aragonese di Otranto, i faraglioni di Castro e la Grotta sulfurea di Santa Cesarea Terme solo per dirne alcuni, Music Platform si prepara a uscire dai confini del territorio in cui ha mosso i suoi primi passi, come spiega Marzano: «Il 2020 sarà un anno pieno di novità perché non vogliamo relegarci in un confine. Fino ad ora abbiamo realizzato le nostre puntate in Puglia per diverse ragioni, quali la celerità nei processi burocratici e la semplicità negli spostamenti, ma per la prossima stagione abbiamo in serbo nuove avventure che naturalmente non possiamo ancora svelare. Sarebbe entusiasmante valorizzare e scoprire luoghi e beni culturali in giro per il mondo lavorando con artisti del panorama nazionale ed internazionale. Inoltre, chiunque volesse collaborare con noi in qualità di artista o proporre luoghi per le nostre performance può contattarci tramite i nostri profili social: siamo alla continua ricerca di artisti, realtà musicali e paesaggi mozzafiato».
Music Platform
Facebook: facebook.com/music.platform.it
La puntata sul Carlo V: youtu.be/U1I3yd1T7VI
*Pubblicato su Salento Review, inverno 2019
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